PASTA FERRARA
  • By Redazione Pastificio Ferrara
  • / 23 Dicembre 2022

Conchiglie, farfalle, rigatoni, fusilli, gnocchi e paccheri.

Di cosa stiamo parlando?
Ma certo che sì, dei formati della pasta. Il cibo più italiano che ci sia (oltre la pizza, ovviamente!)

Ma sapete da dove derivano i loro nomi?
Perché gli spaghetti si chiamano proprio così? E gli strozzapreti? E le reginette?

Bene, è il momento di conoscere davvero le nostre origini, quelle della pasta e delle sue forme.
Iniziamo!

Ad ogni formato di pasta il suo nome

In Italia la pasta è un must, qualcosa di immancabile sulle nostre tavole imbandite.

Ve lo immaginate un giorno senza gustare un buon piatto di pasta? Quanto vi sentireste insoddisfatti o desiderosi se non ne mangiate uno? Noi non ne possiamo fare a meno!

Che sia fresca, secca, corta, lunga, liscia o rigata, non importa! La pasta è indispensabile e qualsiasi suo formato è delizioso se accompagnato da condimenti ad hoc.

Ma sapete da dove derivano i loro nomi?

Ogni cosa ha un’origine, anche i modi con cui chiamiamo i diversi formati di pasta esistenti.

Alcuni di questi derivano dalla forma stessa che la combinazione finale di acqua, farina e sale assume; altri da fatti storici che, nel passato, hanno reso protagoniste alcune tipologie di pasta.

Tra i nomi classici di pasta rientrano i fusilli, le penne e gli spaghetti. La denominazione di questi ultimi rientra anche tra quelle più antiche, insieme alle lasagne e ai maccheroni.

Le reginette e gli strozzapreti, invece, hanno una vera e propria origine leggendaria, legata a personaggi del passato e a particolari vicende storiche.

Vediamoli più nel dettaglio!

L’origine dei nomi della pasta

Come abbiamo anticipato i nomi della pasta, come i suoi formati, sono molto vari e le loro origini curiose.

Vi siete mai chiesti perché le lasagne, i paccheri, le mezze maniche e le altre tipologie di pasta prendono il nome che hanno?

Il nome lasagna deriva dal latino “lagana”. Questo termine veniva utilizzato per descrivere delle strisce di pasta cotte nell’olio; una preparazione diversa dalle nostre attuali lasagne al forno, ma che, nonostante ciò, continuano a mantenerne il nome.

paccheri, invece, vengono chiamati così per la loro forma piatta e per il rumore che fanno nel momento in cui vengono posti sul piatto per essere gustati.

Non state iniziando ad immaginare il suono dei paccheri alla sorrentina che cadono con quel loro sughetto di pomodoro e Parmigiano sul piatto vuoto che avete davanti? Al solo pensiero abbiamo l’acquolina in bocca!

Il nome degli spaghetti è molto intuibile, la loro linea lunga e sottile non vi ricorda lo spago? Ecco, questo è ciò da cui deriva.
Un po’ come le penne e le mezze penne che ricordano le piume d’oca o le farfalle, i cui rettangoli chiusi al centro riportano alla mente proprio le ali di questo insetto.

rigatoni con la loro forma a cilindro prendono il nome dalle scanalature che li caratterizzano e che rendono questo tipo di pasta molto gustoso. E’ proprio tra le righe che il condimento viene trattenuto.

fusilli vengono chiamati così perché prendono il nome dal “fuso”, strumento che veniva utilizzato per la filatura a mano. Il filo veniva, infatti, attorcigliato intorno al ferro da maglia e la forma che assumeva ricorda molto questo tipo di pasta. Allo stesso modo i ditali che prendono il nome dal ditale utilizzato come copertura del dito durante le attività di cucitura.

E i tortellini, i ravioli, le orecchiette, gli gnocchi, le reginette e gli strozzapreti? Anche i loro nomi hanno un’origine curiosa.

tortellini hanno la forma di un ombelico che ricorda molto il dolce ciambellone classico della nonna, per questo la sua etimologia deriva dal termine “torta”.

La denominazione raviolo deriva da “rovigliolo” per indicare il groviglio che si viene a creare tra la pasta e il suo ripieno.

Le orecchiette, da come si può intuire, data la forma che assumono prendono il nome dalle orecchie umane.

Gli gnocchi hanno un’origine antica. Si pensa che il nome derivi o dal termine veneto “gnòco” che significa “protuberanza” o dalla radice tedesca knohhil che indica il nodo del legno.

Infine, l’origine del nome delle reginette e degli strozzapreti è associata ad alcuni fatti storici e leggende.

Le reginette hanno una forma allungata, sono piatte al centro e hanno delle onde sui lati e molti credono che queste arricciature laterali ricordino i merletti degli abiti regali indossati dalla regina Margherita o Mafalda di Savoia.

Un consiglio? Provatele con il pesto alla trapanese, sono una delizia!

La storia del nome degli strozzapreti risale, invece, ai tempi in cui i preti imponevano importanti tassazioni sulla popolazione. L’idea della creazione di questo tipo di pasta nasceva, quindi, con la speranza che un giorno i sacerdoti, affascinati dalla media lunghezza e dalla forma affusolata degli strozzapreti, mangiassero con così tanta foga e velocità il loro piatto di pasta che finissero per rimanerne soffocati. Particolare no?

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